Riportiamo integralmente l’intervista a Mariano Cadoni, presidente della I.C.S. (Impianti Centro Sardegna), pubblicata sul sito del progetto Netcoop (https://www.netcoop.it).

Netcoop è il network di Confcooperative Lavoro e Servizi  che mette in comunicazione le cooperative di Confcooperative Lavoro e Servizi con l’obiettivo di realizzare una rete semplice e funzionale che possa stimolare una maggiore conoscenza tra le associate incoraggiarne la digitalizzazione, l’utilizzo dei social network e favorire l’aggregazione tra cooperative.


 

La grande occasione del superbonus 110%, le prospettive di ripartenza e la sinergia fra imprese e lavoratori come valore aggiunto. Parla a Netcoop Mariano Cadoni, presidente della I.C.S. (Impianti Centro Sardegna).

Come avete affrontato questo ormai anno e mezzo di emergenza? Il lavoro ha subìto flessioni?

”In realtà usciamo da dieci anni di crisi economica del comparto edilizio, e quindi di tutto il comparto dell’impiantistica di cui noi ci occupiamo. Quest’anno di emergenza, però, non ci ha creato molti problemi, anzi abbiamo aumentato il fatturato. Seppure abbiamo riscontrato dei blocchi nella lavorazione, come logico. Cosa che ci ha portato a mettere gli operai per circa un mese e mezzo in cassa integrazione, per via dei cantieri fermi causa Covid o perché i privati non ci facevano entrare in casa per timore. Di conseguenze le lavorazioni si sono rallentate.”

Voi vi occupate di impiantistica civile ed industriale: come vedete il vostro settore? Quali le prospettive in relazione alla ripresa che si spera a breve inizierà a farsi vedere nell’economia?

”Noi stiamo già operando con il superbonus 110% e siamo partiti con dei cantieri. Non nascondo che è problematica la cosa, perché burocraticamente non è semplice. Ad ogni modo la vedo in modo molto positivo perché secondo me creerà un indotto molto importante. Mi meraviglio che molti politici non abbiano ancora compreso appieno le potenzialità di questo strumento.”

La vetrina digitale Netcoop, uno strumento messo a disposizione dalla Federazione per costruire sinergie e relazioni fra cooperative e fra cooperative e pubblico. Pensa che la cooperazione declinata al digitale possa essere la chiave di volta per ripartire?

”Assolutamente sì. Se pensiamo a questo raggruppamento di cooperative, nel quale abbiamo tutti una vetrina dove siamo in sinergia e possiamo finalmente conoscerci fra di noi e sapere chi siamo e cosa facciamo, potremmo anche immaginarci come gruppi di lavoratori che offrono il loro servizio a terzi. È una cosa molto importante questa iniziativa, sulla quale dovremmo credo riflettere perché può darci dei punti di forza non indifferenti”.